Appuntamenti da non perdere, vari e molteplici, che ci invitano a scoprire a piedi il territorio trapanese.
Ricco, indubbiamente, a molti ancora sconosciuto. Sono molti i gruppi, fai da te o associazioni , che propongono settimanalmente escursioni a piedi più o meno impegnative, soprattutto in Autunno ed in Primavera, stagioni miti che permettono di stare all’aria aperta più comodamente.
Un appuntamento di quelli da non perdere si rinnova ogni anno nei giorni del solstizio d’estate, Il 21 giugno: Il tramonto del sole da Bonagia o Pizzolungo e vedere i raggi al suo calare, illuminare la grotta di Polifemo, lungo il versante Nord della montagna di Erice.
La grotta di Polifemo si illumina nei giorni del soltstizio, svelando al suo interno, dei pittogrammi in ocra rossa che secondo il parere degli studiosi, ricorda un labirinto a sei volte che rappresenterenne il ciclo del sole.
Raggiungere il sentiero che porta alla grotta è piuttosto semplice, immettendosi alla fine della strada di contrada Emiliana, punto dal quale si risale un sentiero che da Pizzolungo arriva a San Matteo, area del Demanio Forestale.
La zona è boscosa di eucalipti e conifere. Due degli agglomerati forestali accolgono l’allevamento dell’Asino pantesco, una delle razze più antiche d’Italia e soprattutto tra le più pregiate. Il Museo Agroforestale Ericino espone antichissimi oggetti della civiltà contadina del luogo, tra i quali un carretto siciliano ben tenuto, oltre a esemplari di flora e fauna locale.
Un sentiero leggermente più ripido, quello di San’Anna.
Lungo il versane occidentale del Monte Erice, man mano che salite, vedrete le isole Egadi e le saline di Trapani, il mare Mediterraneo che incontra il Tirreno. Sopra alle vostre teste, il vai e vieni della funivia. La vista da quel percorso è sempre mozzafiato. Il panorama vi lascerà senza fiato più che il salire impervio per la montagna. Da Sant’Anna raggiungerete la vetta di Erice. Prendetevi il vostro tempo, durante il tragitto parecchie le zone di sosta con panche e tavoli in legno. Visitate il Santuario diSant’Anna, oggi luogo di silenzio, risalente ai primi del 600’.
Valderice è circondata dal verde. La collina è da sempre meta di vacanzieri locali che periodicamente abitano le loro ville, moltissime in questa zona, antiche e regali . Antichi Bagli e giardini nobiliari. A pochissimi passi da noi, il boschetto di Misericordia.
Il percorso intero si snoda da Via Caposcale, al centro del paese. Il parco urbano di Misericordia, prende il nome dalla contrada. Un agglomerato di casette in valle, con una piazza belvedere che guarda al mare ed un Santuario, di Nostra Signora della Misericordia (XVII sec.), che ospita la tela pregevole della Madonna della Misericordia, dipinta da Andrea Carreca (1590-1667), pittore trapanese del barocco siciliano.