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Rito, spettacolo, culto religioso: La processione dei Misteri a Trapani.
Il venerdì Santo, tra i vicoli del centro storico di Trapani, si avviano i 20 gruppi sacri che, portati in spalla dal popolo fedele sfilano a suon di marcia funebre.
Statue in legno, modellate con sughero e rivestite in tela che partono dalla bellissima Chiesa Barocca del Purgatorio.
I portatori, composti da volontari e dai cosiddetti “massari” attraverseranno le vie cittadine portando in spalla, cullandole, le statue rappresentanti la via Crucis.
“L’annacata” in dialetto, è il progredire a passi avanti e indietro, della processione, scandito dalle marce delle varie bande che seguono i gruppi.
Un evento di grande risonanza, intriso di fascino e suggestione.
Fermento d’animo e smisurato impegno della popolazione, per una notte di grazia e bellezza.
Il venerdì Santo a Trapani ha il gusto della devozione.
La processione dei fedeli che fa seguito ai gruppi, percorre l’intera città per 24 ore.
Molti a piedi scalzi, neri di lutto, tenendo in mano lunghi ceri che illuminano le strade al calar del sole e per quasi tutta la notte.
Non riposano i fedeli, si fermano qualche ora, per continuare la sfilata all’alba. Dal porto peschereccio, le note della marcia funebre riprendono a suonare.
La via Crucis rappresentata in una tradizione che si ripete da circa 400 anni.
A Piazza Purgatorio, dove si trova appunto, la Chiesa che custodisce le statue, si ritroverà la folla il Sabato, per assistere al rientro dei gruppi. Volti provati dalla notte, il momento è vissuto dai fedeli con molta commozione.
Applausi dal pubblico e petali di rose dai balconi.
Si chiude così, emozionando, questo evento tanto sentito dai trapanesi.